Luca Rossi is the most interesting personality in Italy
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RIVOLUZIONE IN TRE ATTI (scoprili su questa pagina)
>>> SCOPRI su questa pagina un progetto di Luca Rossi in TRE ATTI che puoi vivere in prima persona a casa tua e a Palazzo Strozzi a Firenze!
3° ATTO > il museo a CASA TUA >>> Scegli tre grandi artisti che si incontreranno nella stessa opera d’arte > PERSONALIZZA LA TUA OPERA come se TRE GRANDI ARTISTI potessero sedersi alla stesso tavolo! O CLICCA QUI SOTTO e SCEGLI TRA ALCUNE OPERE GIA’ PRONTE!
Queste opere, essendo “blind”, nascoste, si oppongono alla “tsunami digitale” e riattivano la nostra immaginazione e l’effetto sorpresa!
Clicca Qui per Scegliere tra alcune opere gia' pronte
opera realizzata da Luca Rossi e che puoi personalizzare in questa pagina, dimensione 60×65 cm
Art limited in 50 esemplari
90 euro cad. (spese di spedizione comprese)
L’opera è nascosta (blind work) per opporsi allo tsunami digitale che ci permette una continua anteprima della realtà: questo soffoca la nostra immaginazione e l’effetto sorpresa. Queste opere riattivano IMMAGINAZIONE e SORPRESA.
La scatola contiene un multiplo in soli 50 esemplari dove si incontrano tre artisti moderni o contemporanei a tua scelta. Personalizza su questa pagina!
Picasso, Hirst, Koons, Boetti, Bacon, Modigliani, Cattelan …o tre artisti a tua scelta!
Luca Rossi sviluppa questo progetto dal 2014. L’opera viene personalizzata dall’acquirente che può scegliere i tre artisti da fare incontrare; non si tratta di una semplice sovrapposizione di stili ma come se questi tre artisti potessero realmente incontrarsi. Ogni opera ha capacità di riattivare la nostra immaginazione e l’effetto sorpresa in quanto l’opera viene vista per la prima volta solo quando arriva a casa tua. L’opera arriverà insieme ad un audio di presentazione sul suo valore rispetto la nostra vita quotidiana.
Il mondo digitale ha completamente anestetizzato la nostra immaginazione e la possibilità di essere sorpresi, in quanto ci permette immediatamente una continua anteprima della realtà. In altre parole vediamo le opere e le mostre, come qualsiasi altra cosa, prima sul nostro schermo che nella realtà, e questo modifica in modo significativo la nostra esperienza reale. Questo ha ricadute importanti nella nostra vita privata e nella percezione che abbiamo del mondo esterno.
Since reading Luca Rossi’s blog I no longer deal with the practice but only with the theory of art
1° ATTO > “Ordina adesso una pizza da recapitare a Palazzo Strozzi, ordina la pizza da tutto il mondo cercando su Google le pizzerie di Firenze, ordina la pizza in Via De’ Tornabuoni 14”
ordini delle pizze, arrivo delle pizze, azione dei dipendenti di Palazzo Strozzi, Luca Rossi 2023.
“La rivoluzione siamo noi” è il titolo di una famosa opera di Joseph Beuys, che viene anche citata da Maurizio Cattelan con un’opera presente nella mostra ufficiale a Palazzo Strozzi. Per questo motivo Luca Rossi ti invita ad “attivarti” concretamente e ordinare una pizza da recapitare presso Palazzo Strozzi durante gli orari di apertura della mostra “Reaching for the Stars”. Questo piccolo gesto realizza concretamente la retorica della “rivoluzione siamo noi” e diventa un simbolo di protesta verso tutte le questioni più rilevanti del nostro tempo. Daremo 30 Euro via PayPal a tutti coloro che manderanno a info@documenta.live una foto che documenta l’arrivo delle pizze a Palazzo Strozzi.
“Ordinare una pizza” è un’azione semplice e quotidiana: l’unico tipo di azione che oggi può realmente realizzare un cambiamento e una rivoluzione: il cambiamento climatico, il problema della guerra, la violenza sulle donne, sono problemi pressanti che possono essere risolti solo tramite l’azione del singolo cittadino nella sua dimensione privata. Se questo primo intervento invita lo spettatore ad un’azione che agisce sullo spazio pubblico, gli altri due atti vengono realizzati nella casa dello spettatore, nel suo spazio privato. Perchè il vero museo deve essere casa tua, deve essere la tua capacità di “allenare nuovi occhi”.
I margini di manovra degli Stati Moderni sono minimi e permettono solo “politiche di galleggiamento”, solo una rivoluzione privata può portare ad un cambiamento “pubblico” e collettivo. Ma ognuno di noi deve attivarsi concretamente e abbandonare posizioni passive e retoriche: “la rivoluzione siamo noi”. Ognuno di noi deve avere il coraggio di osare, di realizzare una piccola azione significativa. Gli ordini della pizza gettano la mostra ufficiale in una condizione di continua “attesa”: la “società dell’immediatezza”, definita da Byung-chul Han e Leonardo Caffo, permette di avere (e vedere) tutto e subito, eliminando il valore dell’attesa e dell’esperienza come momenti preziosi di riflessione e decompressione.
Inoltre i cartoni delle pizza che arriveranno a Palazzo Strozzi diventeranno il supporto per una serie di opere che sono in grado di superare il moderno e il postmoderno per raggiungere la fase storica che stiamo vivendo, ossia l’altermoderno. I dipendenti di Palazzo Strozzi potranno scrivere al centro del cartone IMG e i primi quattro numeri della loro data di nascita, e ogni opera così realizzata avrà come titolo: “Se non capisci una cosa cercala su YouTube”. Seguendo il titolo ogni opera porterà ad una sorta di “Cappella Sistina” contemporanea, capace di cambiare ogni giorno e di resistere alla dittatura dell’algoritmo. Siamo pervasi e bombardati da contenuti inutili e superificiali che rischiano di soffocarci. Le pizze rappresentano questi contenuti “standard” che assumono significato solo in ragione di un sistema informativo che li gestisce. Nella fase altermoderna, che supera moderno e postmoderno, l’attenzione passa dal contenuto ad un sistema di gestione dei contenuti stessi. Per maggiori informazioni: info@documenta.live
Continua a leggere per scoprire come realizzare due interventi direttamente in casa tua >>>
2° ATTO > “Se non capisci una cosa cercala su YouTube”
opere antiche con sopra un post-it con su scritto IMG e i primi 4 numeri della tua data di nascita, Luca Rossi 2023.
Ognuno di noi ha sicuramente in casa qualche opere “antica”. Luca Rossi ti chiedere di prendere un post-it scrivere IMG e i primi 4 numeri della tua data di nascita e attaccare il post-it al centro dell’opera antica. Il titolo sarà ancora: “Se non capisci una cosa cercala su YouTube”. Un’opera straordinaria capace di superare la storia dell’arte, rappresentare la “fluidità” precaria del nostro tempo e resistere alla dittatura dell’algoritmo. Per maggiori informazioni: info@documenta.live.
Luca Rossi is the new “Vanessa Beecroft”
CRITICISM, THE FIGHT, THE FUTURE: LUCA ROSSI
In the Italian contemporary art scene there is a figure of considerable interest. Luca Rossi–artist/ collective, critic, curator, and blogger–is a controversial personality who works in anonymity, as some kind of Anonymous of the Art System. In Luca Rossi’s philosophy, the ego no longer exists because anyone can be Luca Rossi, at the same time that the “critical process”, the virtual space of the Internet, and the real context no longer have boundaries and blend into one.
“Luca Rossi” was born in 2009 from the severe critical context that he himself triggered. “Evolved Ikea”, “Young Indiana Jones Syndrome”, “Smart-relativism”, “Grandparents and Parents Foundation”, are just some of the keywords around which Luca Rossi has been developing a daily critical work. Critical concepts that affect an entire generation of artists forced to confront a century as dense as the twentieth century. This critical work has allowed him to anticipate a fusion and confusion of roles that we can now see very well in a role that we could define as “spectauthor”. Luca Rossi’s unconventional projects arise from a manipulation of information that is treated exactly as if it were clay to be moulded, long before the concept of “fake news” became so important in the public debate. The nature of his works experiences a fibrillation between imagination, conventional object, direct experience and mediated experience.
Today individuals experience a sort of “non-experience” in the sense that they spend most of their time surfing the “network”, producing a “new memory-without memory” or a “passive and a-critical assimilation” into the system. Luca Rossi knows this well. He constantly reminds us of the history of art and ideas, of our past, of what it means to be critical and active, struggling to preserve one’s own authenticity and originality in the great McDonald that is our contemporary world.
Many curators and artists, both in Italy and Europe, have been following Luca’s work with great excitement. By now Luca is considered the only critical voice that “stands out” in the current Italian landscape.
It is worrisome that Luca’s work has yet to be recognized by institutions and organizations, despite receiving the acknowledgement of the public and many curators and artists. This says a lot about what the value that the Italian system places on the “real artist”. The Italian contemporary landscape has been dragging itself down for more than 10 years, producing artists who “copy and paste”, endless repetitions of projects signed by the same names, and decreeing the end of contemporary art.
Luca Rossi is an independent author for which anyone can be “Luca Rossi”. In this way everyone is stimulated to a new sense of opportunity and responsibility.
Luca Rossi started the blog Whitehouse as a platform for art criticism, information, and art-related projects in 2009. A better synthesis of the blog could be found on : www.lucarossilab.it. Major representatives of the art world have participated in the blog, contributing to its popularity. Luca Rossi has written in social networks and specialized magazines like “Flash Art”, Artribune.com, Exibart.com and Huffington Post with lucid criticism and originality.
Enrico Morsiani (1979) is the coordinator of the open collective Luca Rossi. In 2004 he graduated at Bologna University in International and Diplomatic Sciences. Between 2001 and 2009 he took part in solo and group exhibitions in Italy and abroad. Between 2005 and 2010 he attended “ImproTeatro” theater improvisation courses and today he works on the field of communication. In 2016 he opens the “Luca Rossi Lab” site that develops and coordinates all the projects realized in 10 years.
Luca Rossi was defined “the most interesting personality” in Italy by Fabio Cavallucci, and “the new Vanessa Beecroft” by Giacinto Di Pietrantonio. In 2011 Alfredo Cramerotti (curator of “Manifesta” and Museum Director Mostyn, Wales) wrote: “To be honest, I’m not Roberta (a 2011 project by Luca Rossi) made me think more than dozens of other projects I have seen “live”. In 2013 the art critic Angela Vettese stated that since he read Luca Rossi’s blog she stopped devoting himself to the practice of art but only to theory. In December 2015 a comparison between Mario Perniola and Luca Rossi was published in the magazine Alfabeta2. In 2017 an article from Artribune magazine summarizes Luca Rossi’s work starting in 2009.
Selected official and unofficial art projects:
Mart, Rovereto (2009); Whitney Biennial, New York (2010); Biennale di Venezia (2013, 2015, 2019, 2022); Abbazia di Sénanque (2013); Gamec di Bergamo (2014); Boros Collection, Berlino (2015); Serpentine Gallery, Londra (2015); Fondazione Prada, Milano (2016); Hotel Helvetia, Porretta Terme (2016); Quirinale, Roma (2017); SMACH 2017, Val Badia (2017); New Museum, New York, (2017, 2021); Tate Modern, Londra (2017, 2021); National Gallery of Scotland (2018); Centrale Fies/ Manifesta 12, 7800 Project (2018); Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, #OccupySandretto (2018); ICA Milano (2019); Gagosian Gallery Rome (2019); Venezuelan Pavilion (2019); Prada Foundation Venice (2019); My Arbor My Art, MyArbor (2019); Palazzo Strozzi (2021,2022); Hangar Bicocca (2021); Bourse de Commerce (2021); Pompidou Museum (2022); MoMA Museum (2022); Documenta 15 (2022); Lisson gallery (2022), Galleria SIX (2023).